Domani saranno in volo per Redmond, nello stato di Washington, Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, e Lorenzo Dente, studente della 5ª N dell’Itis Galileo Ferraris di Napoli. Ma cosa hanno in comune Mirta Michilli e Lorenzo Dente e per quale ragione affrontano insieme il lungo viaggio che li porta nell’area metropolitana di Seattle, che ospita la sede centrale della Microsoft Corporation?
Con il progetto Meet no Neet, parte del programma globale Microsoft YouthSpark, che prevede di creare entro il 2015 nuove opportunità formative e lavorative per 300 milioni di giovani in oltre 100 paesi, la Fondazione Mondo Digitale ha accompagnato il percorso di progettazione sociale di oltre 6.000 giovani tra i 16 e i 24 anni. E sono 4.500 gli studenti che hanno partecipato attivamente al progetto, sviluppando idee imprenditoriali innovative, che sono state esaminate e valutate da una commissione di esperti: 20 le idee progettuali premiate lo scorso gennaio a Milano nella sede Microsoft di Peschiera Borromeo. E al primo posto si è classificato il progetto “Ripuliamo portando innovazione”, realizzato dagli studenti della classe 5ª N dell’Itis Galileo Ferraris di Napoli, che affronta il problema della “monnezza” con lo slogan “Invece di farne spazzatura nei giardinetti, dalla a noi in cambio di biglietti”.
Mirta Michilli lo scorso marzo è stata nominata Microsoft Youth Spark Advisor ed è stata chiamata a partecipare al Microsoft Europe YouthSpark Advisor Convening a Bruxelles. Ora allo YouthSpark Summit, dal 30 aprile al 2 maggio a Redmond, come Global Youth Spark Advisor, dovrà coordinare il panel europeo che avrà il compito di esaminare i modelli vincenti di imprenditoria giovanile. E per rendere il confronto proficuo e costruttivo saranno coinvolti anche i beneficiari. L’obiettivo è cercare di capire quanto i progetti proposti sul territorio siano riusciti effettivamente a “fare la differenza” e quanto i giovani siano preparati ad affrontare i fattori di rischio. Lorenzo Dente, quindi, sarà anche lui a Redmond nel ruolo di beneficiario e testimone dell’impatto del progetto Meet no Neet a Scampia. “Prima di incontrare le persone che lavorano in Microsoft vedevo un mondo che non ascoltava i giovani, chiuso. Adesso ho capito che ci sono aziende pronte ad ascoltarci”, spiega Lorenzo, che sogna un’esperienza professionale all’estero per poi tornare a Scampia e stare vicino alla famiglia.
Come è nata l’idea vincente di Lorenzo e dei suoi compagni? “È ben noto quanto sia diventato importante il problema della spazzatura nella nostra città. Noi crediamo che sia molto importante educare la gente al rispetto dell’ambiente, soprattutto i ragazzi che hanno abbandonato gli studi e non ricevono più dalla scuola un’adeguata formazione”, spiegano i ragazzi. “Il nostro quartiere è spesso vittima di vandalismi spiacevoli (cassonetti bruciati, rifiuti abbandonati nei posti più bui ecc.). Un altro problema della nostra città è quella sorta di bullismo connesso all’uso frequente dei mezzi di trasporto pubblico senza preoccuparsi di possedere e marcare un biglietto. Ci è venuta così l’idea di “barattare” i biglietti dei mezzi pubblici con quella che da noi viene chiamata “ monnezza”, cioè lattine di alluminio, bottiglie di plastica o vetro, polistirolo o altro, usando però gli oggetti raccolti per inventarci un nuovo mestiere”.
E cosa fanno concretamente gli studenti? La squadra di lavoro è composta da 40 giovani, tra i 16 e i 23 anni, tutti residenti a Scampia: nella fase di avvio del progetto vengono acquistati, in convenzione con l’Eavbus, i biglietti. I ragazzi, muniti di guanti di plastica e di buste della spazzatura per la raccolta, si recano agli stazionamenti e distribuiscono, a chi dà plastica o alluminio, un biglietto per ogni oggetto. Il gruppo con l’aiuto di un designer e di un software di progettazione assistita crea oggetti da realizzare con il materiale di riciclo (ad esempio lampade di alluminio o di plastica, fiori o ornamenti di plastica, scatole realizzate con fondi di bottiglia). A scuola è stato allestito un laboratorio per la creazione degli oggetti artistici. Gli oggetti vengono venduti sul web e nella piazza grandi eventi di Scampia e il ricavato viene impiegato per l’acquisto di altri biglietti. Il progetto prevede un budget di poco più di 4.000 euro, per l’investimento iniziale in biglietti e le attrezzature di progettazione. Per trovare i fondi i ragazzi hanno a disposizione Phyrtual.org, la prima piattaforma di crowdfunding innovation-oriented, ideata e realizzata dalla Fondazione Mondo Digitale.
Ad aprile una troupe dell’agenzia londinese New Moon, ingaggiata da Microsoft per realizzare un reportage su YouthSpark, si è fermata due giorni a Napoli, per inserire tra le storie che compongono il collage video anche quella di Scampia, l’unica italiana.
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